Il curriculum andrebbe studiato fin dalla scuola!
La consapevolezza delle proprie competenze trasversali andrebbe stimolata fin dalla scuola ?
La capacità di narrare il proprio storytelling ?andrebbe ragionata costantemente, per non parlare di se stessi attivando il “pilota automatico”, come se fosse un nastro registrato, senza la consapevolezza di crescita e apprendimento.?
Supporto molte persone nella ricerca di lavoro, nella ricerca di un obiettivo professionale e trovo una situazione ricorrente:
“Veronica non trovo lavoro, ma ho inviato tante candidature”
“Attenzione al “Tante” , pensiamo a che cosa significa:
Tante= volantinaggio del cv?
Tante= cv tutti uguali?
Tante= cv non profilato?
➡️Ancora molte persone concepiscono il curriculum come una lista della spesa, con un elenco di ogni singola esperienza da inviare indistintamente.
?Attenzione: cambiando strategie, vedo con soddisfazione che i risultati arrivano! E questo riscuote stupore nel candidato ?
?Perché a scuola non si preparano i ragazzi ad affrontare il mercato del lavoro?
Perché l’orientamento a scuola spesso si basa solo sulla “sensazione” dell’insegnante? ?
Per fortuna in molti percorsi nell’ambito delle politiche attive, si parte proprio da questo lavoro su se stessi, dalle proprie consapevolezze e dal proprio storytelling del cv?
Intanto alcuni suggerimenti per chi sta cercando lavoro:
?Spiega sempre perché ti candidi (nella sezione obiettivo)
?Metti in evidenza i touch point con l’offerta
?Racconta le capacità e competenze maturate dai percorsi professionali e formativi.
?Pensa sempre a come raccontare la tua storia, evidenziando cosa hai imparato e in che direzione andare.
?E soprattutto mettiti sempre nei panni di un lettore che legge senza conoscerti, non dare nulla per scontato!